Il progetto (di Silvio Benintende)

Posted on: Ven, 06/16/2017 - 23:03 By: admin
Silvio in Vespa
Silvio Benintende

Se Pippo Lombardo ti telefona, ti chiede un appuntamento, viene, siede e comincia a parlare dicendo: “dimmi che ne pensi” allora, stai pur certo che si tratta di una buona idea!

C’è una bellissima canzone di Niccolò Fabi alla quale ho subito pensato dopo quell’incontro con Pippo di circa quattro mesi fa che si intitola appunto “una buona idea”. La canzone è una riflessione su alcuni valori della vita sociale politica e sulla necessità di mettere in circolo buone idee utili alla collettività. Nel ritornello si canta: MI BASTEREBBE ESSERE PADRE DI UNA BUONA IDEA.

Ecco, a questo punto io vi avrei già presentato qualora ce ne fosse bisogno, Pippo Lombardo - PADRE DI UNA BUONA IDEA - ma torniamo solo per qualche un attimo ancora a quel dimmi che ne pensi avvenuto circa quattro mesi fa. Mi proponeva di partecipare al progetto del film documentario che stasera vedremo in prima visione assoluta, ed ho visto Pippo con lo stesso entusiasmo, la stessa determinazione di quanto, quindici anni prima, mi mostrava i percorsi delle ormai storiche gite in vespa.

Ancora una volta, come per le gite in vespa, mi sono lasciato coinvolgere piacevolmente in questa avventura, anche per me nuova, e devo dire molto affascinante. Tra l'altro quando ho scoperto chi fossero i compagni di viaggio - Giovanna Alberto, Yano, Anna Rosa, Alessia, Mario, Filippo, Ignazio – ho capito subito che l'avventura, oltre che affascinante, sarebbe stata anche straordinaria. Si trattava, in sostanza, di una cosa seria! Quindici anni fa, per le gite in vespa, avevamo già una certa età e andare sulle due ruote non lo facevamo per scimmiottare i ragazzini bravissimi a smanettare e fare acrobazie, ma solo ed esclusivamente perché avevamo in comune un’innata curiosità e voglia di conoscere il mondo circostante. Un'avventura dopo l'altra: Tunisia, Parigi, Torino, le Alpi, la Sardegna, L’Umbria, tutta la Sicilia in lungo ed in largo eccetera eccetera. Tante escursioni, tante scoperte. Persone, luoghi, territori, abitudini, costumi, tradizioni, modi di vivere... È successo così, che tante buone idee hanno trasformato persone curiose in persone creative. Non sto qui ad elencare tutto quanto fatto, ma ricordo velocemente gli Annuari, i Calendari, i Gemellaggi con le città di Caterina Branciforti, le serate amarcord, le serate a tema con la vespa e la musica, la vespa e il cinema, la moda, la cucina, la donna, l'educazione stradale, Babbo Natale in vespa, le tradizioni e quant'altro.

Si, le persone creative sono insaziabilmente curiose: un binomio inscindibile. Ecco allora come un’idea prende corpo. “Lungo il racconto di un minatore…uno straordinario viaggio nel cuore delle miniere” Un’idea che prende corpo in un’opera audiovisiva i cui elementi narrativi ed espressivi sono colti dalla realtà e non sono costruiti artificiosamente, come avviene comunemente nella finzione, qualcuno, prime di me l’ha chiamato documentario. Ha detto pure che il documentarista che basa la narrazione e la drammaturgia del film sulla propria visione soggettiva di un determinato aspetto della realtà osservata e sulla sua interpretazione viene chiamato “REGISTA”. Bravo Regista, perché nulla usurpando a Fellini e Zeffirelli hai saputo raccogliere centinaia di testimonianze, decine e decine di racconti, decine e decine di documenti di un tempo ormai passato. Complimenti Regista, perché senza nulla togliere a Bertolucci e Tornatore hai saputo restituire onore e dignità a luoghi e persone che non ci sono più. Infine grazie Regista, per avermi portato ancora una volta, in un appassionante viaggio e perché (probabilmente) questo Documentario resterà nella storia di questa nostra… terra.

Buona visione a tutti.